domenica 30 dicembre 2018

POST N.398 -Realizzazione di un polo intermodale su SS16-Aeroporto-TRC-Ferrovia (4)

Finora abbiamo ragionato sui fondi FSC di euro 3.100.000 (certi ed ufficiali) con i quali è stato dichiarato che verranno realizzati:

1.rotatoria fronte aeroporto al posto del semaforo
2.esproprio delle aree fronte aeroporto (parcheggi, collegamento tra rotatoria via Losanna e nuova rotatoria fronte aeroporto)
3.accessibilità pedonale all'aeroporto in sicurezza (sistema di marciapiedi, sottopasso?)
4.Aree di servizio, interscambio e parcheggi tra aeroporto e TRC (non meglio definite).

Considerato che il Masterplan dell'aeroporto 2018-2023 prevede 40 milioni di investimenti e la regione ha dichiarato che contribuirà (Bonaccini: ..."Se Rimini presenta un progetto industriale importante siamo pronti a mettere altrettante risorse".. ndr possiamo presupporre quindi che il contributo della regione possa essere di 20 milioni di euro).

In tale caso a questo punto cambia tutto il quadro, nel senso che potremmo anche pensare piu' in grande, ovvero qualcosa del tipo il polo intermodale recentemente inaugurato dell'aeroporto di Trieste.

Per quanto riguarda il collegamento (in questo caso di 400 metri) è stata realizzata una passerella sopraelevata che parte dalla nuova fermata ferroviaria ed arriva direttamente in aeroporto.

Nel nostro caso partirebbe dalla fermata TRC di Cavalieri di Vittorio Veneto (ora Miramare Airport) fino ad arrivare all'aeroporto (in questo caso è piu' lunga).

PS: qualora se ne ravvisi la necessità un accordo con RFI potrebbe definire anche la realizzazione di una fermata ferroviaria (vedi fermata fiera).






mercoledì 26 dicembre 2018

POST N.397 - Approvato progetto collegamento Rimini FS - Rimini Fiera

Da newsrimini.it

Il 2019 dovrebbe essere l’anno del Trc. Dopo la chiusura dei cantieri e i vari collaudi si attende di sapere quando i mezzi faranno le loro prime corse. Ma per il comune di Rimini già si apre un nuovo fronte, il collegamento tra la stazione, ultima fermata riminese del TRC rinominato Metromare e la fiera di Rimini.
Un collegamento fondamentale, visto anche il progetto che nelle intenzioni dell’amministrazione dovrebbe ridisegnare tutta l’area della stazione. La giunta comunale nei giorni prima delle feste ha approvato il  progetto per la realizzazione del II stralcio del TRC Metromare Rimini FS – Rimini Fiera e domani mattina l’assessore alla Mobilità Roberta Frisoni ne spiegherà dettagli e caratteristiche.

domenica 23 dicembre 2018

POST N.396 - Aggiornamento costi TRC al 31 maggio 1a Tratta Rimini FS- Riccione FS da SILOS

Da Silos (Sistema informativo legge Opere Strategiche) risulta che al 31 maggio 2018 
il costo finale dell'opera avrebbe rispettato il budget previsto quindi al momento il costo finale dell'opera si posizionerebbe nel range 93-96 milioni.



..."2018 Maggio
Il CIPE, con delibera n. 43 del 10 luglio 2017, autorizza l’utilizzo di 10,454 milioni di euro per l’acquisto di materiale rotabile da destinare all’intervento. Tale delibera è ricusata dalla Corte dei conti, nell’adunanza del 5 dicembre 2017 con deliberazione n.8/2017/PREV.
Con decreto del MIT n. 587, del 22 dicembre 2017, è ripartito il fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, di cui all’articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, destinato al trasporto rapido di massa pari a 1.397,000 milioni di euro. Al Comune di Rimini sono assegnate risorse per un ammontare di 8,85 milioni destinate al “Trasporto rapido costiero: fornitura filoveicoli”, del costo complessivo di 10,45 milioni di euro.
Dalla rilevazione dell’ANAC sullo stato di attuazione delle infrastrutture strategiche e prioritarie, che si basa sui dati comunicati dal RUP al 31 maggio 2018, per l’appalto principale, risultano in corso i lavori con un avanzamento del 93,77%. Il RUP fa inoltre sapere che sono in corso appalti di forniture (sistemi di segnalamento, veicoli) che trovano copertura nelle somme a disposizione e nelle risorse assegnate con DM n. 587 del 22 dicembre 2017.".... 

domenica 16 dicembre 2018

POST N.395 - Aggiornamento costi TRC 1a Tratta Rimini FS- Riccione FS da bilancio preventivo PMR

Aggiornamento del 16.12.2018

Il bilancio preventivo 2019 di PMR (pagina 16) riporta che il costo della prima tratta Rimini FS - Riccione FS sarà molto vicino a quanto preventivato (dai circa 93 milioni ai circa 96 milioni).





Da sottolineare che PMR ha già sostenuto i costi per la realizzazione del trc sia per la tratta Rimini FS- Fiera di Rimini (euro 1.195.311) che per la tratta Riccione FS-Cattolica (euro 349.563), inoltre ha sostenuto costi per impianti su beni di terzi non inerenti la tratta Rimini FS-Riccione FS per euro 2.726.485 (non ho capito a cosa si faccia riferimento in questo caso).
Tali costi non sono appunto compresi nel bilancio preventivo relativo della 1a tratta.

domenica 11 novembre 2018

POST N.394 - Trc: aggiudicati i lavori per un milione di euro per la realizzazione delle opere complementari di riqualificazione


  • Trc
  • Trc
Con un’offerta al ribasso pari al 8,66% su un importo a base d’asta di circa 650.000 euro è stato il raggruppamento temporaneo d’impresa composto dalla rimise Edil Sagea S.R.L. in qualità di mandataria e la cooperativa Montana Valle del Lamone ad aggiudicarsi la gara d’appalto per la realizzazione di una serie d’interventi per la realizzazione delle opere complementari di riqualificazione del trasporto rapido costiero che dal prossimo anno unirà Rimini e Riccione. Un’aggiudicazione in via provvisoria che consentirà al termine delle verifiche richieste dalla normativa già per il mese di dicembre prossimo l’inizio dei lavori.
Con la realizzazione di una serie interventi, dal costo complessivo che s’avvicina al milione di euro a cui partecipa con 387.342 euro anche la Regione Emilia Romagna, saranno ridefinite, valorizzate, rivitalizzate alcune aree localizzate in prossimità delle fermate del Trc di Lagomaggio, Bellariva, Miramare, oltre ad interventi su Lugano – Cavalieri di Vittorio Veneto, con l’obiettivo di accrescere la qualità in termini estetici, sociali, ambientali ed economici, delle aree su cui si interverrà. Inoltre, con gli interventi su viale Rimembranze a Bellariva e Lugano – Cavalieri di Vittorio Veneto a Miramare, oltre al miglioramento della viabilità sia veicolare che pedonale, sarà resa esteticamente attrattiva l’intera infrastruttura.
Ecco in particolare, intervento per intervento, le scelte progettuali adottate:
    LAGOMAGGIO
L’intervento prevede la rimozione della pavimentazione esistente in lastre di calcestruzzo e la sostituzione di questa con un disegno sinuoso e delicato, realizzato in materiale architettonico gettato in opera. Previsti getti in materiale architettonico che saranno sagomati con l’utilizzo di casseri a perdere in acciaio corten, nonché un sistema di orientamento che conduce alla fermata del TRC realizzato con la colorazione rossa già utilizzata per le scritte delle fermate, integrata nel disegno.
    BELLARIVA
Il progetto prevede il collegamento di via Giacometti con l’ultimo tratto di viale Rimembranze. L’intervento consiste nella rimozione della pavimentazione esistente in piastrelle segate di quarzite e la sostituzione con asfalto albino; verrà preservata e ampliata la pavimentazione verso gli edifici in cubetti di quarzite. Verranno rimossi i montacarichi a servizio del sottopassaggio e si interverrà sulle rampe esistenti rendendole a norma per diversamente abili.
    MIRAMARE STATION
L’area che sarà oggetto di intervento è quella della porzione di viale Oliveti a mare della ferrovia, fino all’incrocio con via Locatelli - via Maddalena e quella a monte, fino all’incrocio con via Londra, e comprensiva delle porzioni terminali dei due viali paralleli al TRC lato monte (viale Madrid e via Lugano). Interamente pavimentata in porfido e già limitata al traffico veicolare, specialmente nel periodo estivo, l’area a mare rappresenta forse l’unico spazio all’interno del quartiere potenzialmente in grado di assumere il ruolo di piazza urbana, luogo di socializzazione e incontro. Il progetto uniformerà le discrepanze esistenti così da ottenere una superficie complanare, pavimentata in porfido come nella parte mare. Il recepimento delle linee di progetto caratterizzanti il Parco del Mare ha suggerito l’inserimento di un ulteriore disegno a terra, di forma sinuosa, a margine della parte centrale in porfido, realizzato in materiale architettonico colorato in toni caldi, del sabbia e del tortora. Le alberature esistenti su entrambi i lati del viale verranno mantenute ed integrate talvolta nelle nuove sedute, opportunamente profilate per accogliere il fusto dell’alberatura.
    LUGANO/CAVALIERI DI VITTORIO VENETO
Sarà Via Lugano al centro dell’intervento, nel tratto compreso tra il cavalcaferrovia di Via Cavalieri di Vittorio Veneto e Via Ankara dove verrà rifatto il manto stradale completato con la messa in quota di caditoie/chiusini e con la nuova posa della segnaletica orizzontale e verticale. Sempre in corrispondenza del cavalcaferrovia verrà demolita l’attuale scala che sarà sostituita da un nuova rampa a norma per diversamente abili. Attraverso l’applicazione di vernici che utilizzano un insieme di tecnologie brevettate per ridurre gli inquinanti dell’aria, sarà infine mitigato l’impatto visivo dei muri presenti in corrispondenza di viadotti e sottopassi.

POST N.393 - PMR, il Comune di Riccione mette all'asta le quote

Il Comune di Riccione comunica la vendita delle azioni in possesso il 29 novembre



Da tenere presente l'articolo 5.2. dello statuto di PMR Rimini

5.2 Possono essere soci della società, in forma singola o associata, solamente le Province e i Comuni aventi sede legale nell’ “ambito territoriale della Provincia di Rimini” e società da essi interamente partecipate, a capitale interamente pubblico ed incedibile, costituite per l'amministrazione delle partecipazioni societarie ad esse conferite. In caso di trasferimento delle quote di partecipazione o dei diritti di opzione in violazione di quanto previsto dal presente articolo, l’acquirente non sarà legittimato all’esercizio del diritto di voto e degli altri diritti amministrativi e patrimoniali. 







POST N.392 - Avanzamento sottopasso Portofino, rotatoria viabilità relative al comparto

Il sottopasso Portofino realizzato da Ferrovie dello Stato e rientrante in parte nel computo dei costi del TRC è tuttora chiuso.

L'iniziativa edilizia lato monte della ferrovia si è sbloccata e come da piano particolareggiato previsto la viabilità di collegamento a monte della ferrovia verrà realizzata dalla società privata che prevede di realizzare nuovi appartamenti secondo lo schema sotto indicato



La parte a mare del sottopasso doveva essere realizzato dal project Murri (rimini&rimini fallita e valdadige in liquidazione volontaria).

La realizzazione del collegamento lato mare doveva seguire questo schema


Ora, invece, il comune prevede la realizzazione di una deviazione del traffico verso l'esterno ed è così raffigurata:




Considerando il traffico di autobus di linee private e pubbliche che passano per i viali delle regine trovo molto difficile accettare tale impostazione, a maggior ragione per la presenza di pochissimi sottopassi che sono nelle condizioni di potere far passare mezzi di una certa altezza.













lunedì 5 novembre 2018

POST N.391 - L'impianto di produzione degli Exquicity è pieno di commesse

L'impianto belga che produce gli Exquicity sta producendo una mega-commessa per aziende in Norvegia. L'accordo preso prevede di inserire 2 veicoli al mese (TRC), all'interno della mega-commessa.





Van Hool to build 58 trambuses for Trondheim (Norway)


Van Hool to build 58 trambuses for Trondheim (Norway)
  • The largest trambus order ever for Van Hool
  • Van Hool trambus continues its advance in Europe
  • Bi-articulated 24-metre hybrid (HVO diesel-electric) trambus
Koningshooikt, Belgium, March 30, 2018 – Van Hool, an independent Belgian bus, coach and industrial vehicle manufacturer, is to build 58 trambuses for Trondheim in Norway, where they are set to enter service as from August 2019. The Lier-based bus manufacturer has signed a contract with Nettbuss and Tide, the local operators who run the buses on behalf of AtB, the public transport company in Trondheim, to supply 58 bi-articulated (24-meter long) hybrid (HVO diesel-electric) Exqui.City model double-axle-drive trambuses. These vehicles will be utilised by the two local operators: Nettbuss (44 units) and Tide (14 units). The first 2 vehicles will be delivered in December 2018 (1 vehicle for each operator). All the remaining trambuses will then be delivered between March and June 2019. This is the largest order that Van Hool has ever secured for its trambus, which has been available in the market since 2011 and of which more than 250 vehicles have been ordered in 11 countries to date.
The 58 trambuses will be put into service in Trondheim on three routes (two are around 21.5 km and one is around 13.5 km). These trambuses will be maintained by the Busnor Partner WWist in their workshop facility in Trondheim. The maintenance contract, which is to run for 10 years, has been awarded to Busnor, with whom Van Hool will be cooperating closely to offer an optimal bus package: from delivery to comprehensive maintenance throughout this period. In doing so, these two partners will be continuing an existing joint venture: Busnor and Van Hool are working in line with a similar concept in Bergen (Norway), where two trambuses have been in operation since 2014.
Filip Van Hool, CEO at Van Hool, responds with satisfaction: “Our buses are our best reference: trambuses currently in service since 2014 in Bergen (Norway), doing so to everyone’s satisfaction, have undoubtedly played a part in Trondheim’s opting for the Exqui.City trambus. It is also a boost for the production facility in Koningshooikt where the trambuses will be built in their entirety. Moreover, this order for 58 high-tech trambuses for Trondheim confirms the part that Van Hool can play as a manufacturer of vehicles with high added value, something in which the firm specialises.”
Mrs Janne Sollie, CEO at AtB (administration company for public transportation and mobility in TrØndelag, the region and province in central Norway) says : “The bus equipment chosen for the three main lines in Trondheim will definitely increase capacity for the users, improve passenger comfort and will make public transportation more efficient. Together with our two operators: Netbuss and Tide, we are able to offer an efficient and realistic solution for public transport in Trondheim and the surrounding area.”
“The purchase of 44 metrobuses (trambuses) by Nettbuss is an important step in the deployment of the new transportation system in Trondheim.” Says Ole Engebret Haugen, CEO at Nettbuss. “We’re really pleased that we can continue expanding our operations in Trondheim, where we have been working with AtB since 2010. And are very happy to participate in one of the most ambitious initiatives within public transport in Skandinavia when it comes to innovation We have good experience working with Van Hool on the buses delivered to Bergen in 2014, therefore we are looking forward to expand our cooperation on the buses for Trondheim.” says Roger Harkestad, CEO at Tide Buss.
The Exqui.City model trambus combines the flexibility of a bus with the efficiency of a tram. These trambuses boast an overtly futuristic design and a high level of comfort with air conditioning, low noise level and soft lighting. They offer optimal accessibility with a low boarding height and smooth entry and exit thanks to three or four large doors. The customer can choose from various powertrains for this type of vehicle.
A multiple-powertrain platform means that the Exqui.City in both its 18-m and 24-m versions is capable of using various environmentally-friendly powertrains such as trolleybuses, hybrid systems, fuel cells or batteries.
With the Exqui.City, available in 18-m and 24-m versions, Van Hool offers a realistic answer to the demand for safe, environmentally-friendly, efficient and cost-effective urban public transport. That is the reason why areas such as Metz, Martinique, Pau and Nîmes (F), Barcelona (E), Parma (I), Geneva (CH), Luxembourg (L), Malmö (S) Bergen (N), Hamburg (D), Linz (A), Belfast (GB), and the northern outskirts of Brussels/De Lijn (B) have opted for the Exqui.City bus. 
Van Hool is an independent Belgian bus, coach and industrial vehicle manufacturer. The company, which was founded in 1947, is based in Koningshooikt. The majority of its production is destined for Europe and America. Van Hool has around 4,500 staff worldwide, the majority of whom of course work in the production facilities in Koningshooikt (Belgium) and in Skopje (Macedonia).

sabato 3 novembre 2018

POST N.390 - Sharing economy nei trasporti - taxi e app...

Giusto per completare il quadro che abbiamo di fronte..



Uber e la pace difficile con i tassisti italiani









Si prepara ad arrivare in Italia con una formula simile a quella di MyTaxi. Ma i tassisti non vogliono sentirne parlare. Fra complottismi e sospetti, il settore si sta evolvendo e le app sono sempre più diffuse. Viaggio fra la mobilità (quasi) del futuro

“LAVORARE con Uber? No: è il nemico. Ci vuole trasformare in schiavi”. L’autista, poco più di trent’anni anni, lo dice risoluto. Il fatto che la compagnia americana cerchi ora la collaborazione dei tassisti italiani, come rivelato a questo giornale dall’amministratore delegato Dara Khosrowshahi, non gli interessa. Subito dopo però ammette che difendere il passato è una strada in salita e con il presente in qualche modo bisogna venire a patti. “Sono cliente di Amazon e so che i suoi magazzinieri se la passano male - continua - capisco perché scioperano, capisco anche che da utente certe multinazionali forniscono un ottimo servizio. Ma io voglio arrivarci alla pensione, non possiamo cedere. Altrimenti domani con i taxi a guida autonoma ci sostituiranno tutti”.
La corsa, nel nostro caso, l’abbiamo richiesta via app con il servizio di MyTaxi. Sbarcato dalla Germania nel 2015 è di proprietà della Daimler, che fra le altre cose possiede Mercedes e servizi di car sharing come Car2Go. Può contare su poco meno di quattromila tassisti fra Torino, Roma e Milano ed è riuscita a far breccia apparendo come il male minore mentre Uber si scontrava frontalmente con i tassisti. Per loro stessa ammissione, con MyTaxi lavorano più di prima rispetto ai radio taxi. UberTaxi, che presto aprirà in Italia, funziona allo stesso modo: trattiene il 7 per cento del prezzo pagato dal cliente, permette di chiamare i taxi via app, di pagare con la carta di credito e domani con il contante, ha una piattaforma tecnologica che funziona alla perfezione. Dopo cinque anni di cause legali e manifestazioni di piazza, a San Francisco cercano di voltar pagina.
 
“Ormai è la strategia che va per la maggiore: trovare un accordo con le amministrazioni e le realtà locali”, commenta Massimo Ciuffini, che coordina l’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, in accordo con il Ministero dell’ambiente e quello delle Infrastrutture e trasporti. “La vecchia logica della Silicon Vally di infischiarsene di tutto e di tutti, come faceva Uber, non funziona. Il settore sta cambiando, presto da noi arriveranno anche i monopattini elettrici, ed è comprensibile che i tassisti temano di perdere terreno”.
Uber e la pace difficile con i tassisti italiani
Su un taxi affiliato alla app It Taxi, che fa capo alla più grande cooperativa di radiotaxi d'Europa (Radiotaxi 3570), si respira un’aria pesante fra teorie complottiste e voglia di resistere ad ogni multinazionale. “Tedeschi o americani sono tutti uguali. Sempre di multinazionali si tratta”, spiega l’autista che è del mestiere dal 1965. “Vogliono i nostri dati per rubarci i clienti e ora perfino ci boicottano: quando cerchi It Taxi online, Google ti fa vedere solo MyTaxi”. A poco serve far notare che sia via motore di ricerca sia sul negozio di app di Google, Play Store, digitando It Taxi si arriva alla sua app e non a quella di MyTaxi.

“Usiamo i dati che raccogliamo solo per migliorare il nostro servizio sia per i tassisti che per i passeggeri”, replica Barbara Covili, a capo di Mytaxi Italia. “La guida autonoma in Italia arriverà forse in un altro secolo, le nostre città hanno caratteristiche strutturali tali da richiedere sempre un intervento umano. Insomma, non è in agenda per quel che riguarda MyTaxi".  
 
L’unica vera risposta alle “multinazionali” sarebbe fornire un servizio efficiente e a prezzi più bassi: i tassisti continuano a far pagare le corse da quando li si chiama e non da quando si entra nel taxi. E’ come pretendere di calcolare l’orario di lavoro, dunque la retribuzione, da quando si esce di casa e non da quando si entra in ufficio. Eppure con tariffe più basse e un servizio migliore molti prenderebbero il taxi più spesso, come dimostra la storia di WeTaxi, app nata a Torino un anno fa come costola del Politecnico.
“I sospetti della categoria sono sempre gli stessi, da Milano a Palermo - racconta Massimiliano Curto, trentacinquenne cofondatore di WeTaxi che sta pianificando di espandersi, fra le altre città, anche a Roma e a Milano - ma se si è trasparenti è possibile costruire una formula nuova”. WeTaxi riesce a dare in anticipo il prezzo massimo della tratta, in stile Uber, stima confermata nel 95 per cento dei casi. Si può pagare come si vuole ovviamente, dai Paypal alle carte di credito fino ad una prepagata, e c’è la funzione taxi collettivo: paghi il 50 per cento per andare o tornare dall’aeroporto di Torino condividendo la tratta con un'altra persona. “Il pericolo della raccolta dati da parte di grosse multinazionali non c’è - commenta Curto, riferendosi ad uno dei timori più diffusi fra i tassisti - né Daimler né Uber ne hanno bisogno per la guida autonoma. E anche i dati sui clienti abituali sono ininfluenti: le quote di mercato si conquistano con la qualità del servizio, l’efficienza, le giuste tariffe”. L’85 per cento degli utenti dell'app torinese ad esempio, prima i taxi li usava di rado.   
 
Mentre perfino Volkswagen sta sperimentando la sua app per il car sharing, Uber e altri stanno tentando di unificare tutti i servizi di mobilità, dalle bici ai taxi fino ai monopattini elettrici, inglobando un domani il trasporto pubblico. Anche se su alcuni segmenti non guadagneranno, autobus e metro in primis visto che sono gestiti da altre compagnie, la maggior paete delle persone useranno le loro app per spostarsi. E quelle app diveranno sinonimo di mobilità. “In Italia si potrebbe costruire un ecosistema simile con tutto il trasporto del Paese fornendo un servizio pari se non superiore a quello delle compagnie americane e tedesche”, conclude Massimo Ciuffini. "Taxi, ncc, servizio pubblico, mobilità condivisa, in Italia rispondono però a regole diverse come fossero mercati differenti". E ogni tentativo di cambiare la situazione attuale per un verso o per l’altro è finito male lasciando che siano altri, spesso da fuori, a dettare l’agenda.