giovedì 13 novembre 2014

POST N.187 - "Il TRC rappresenta un problema": contraddizione nei termini?

Nqnews di oggi riporta l'intervista al Presidente di Start Romagna Paolo Prati e disponibile al seguente link:

Start Romagna in attivo per taglio a sprechi ed inefficienze e maggiori controlli.

....Per la prima volta dopo anni l'azienda chiuderà in attivo – esulta Prati – Non si tratta certo di un bilancio fantasmagorico, ma possiamo comunque essere soddisfatti. E' un risultato che abbiamo ottenuto tagliando tutte gli sprechi e le inefficienze, che non erano certo poche. Insomma comportandoci come un'azienda privata a tutti gli effetti"....

...Un terreno su cui sono stati fatti progressi è poi quello dell'evasione, ovvero dei tanti furbetti che non pagano il biglietto: “Nel 2013 nel riminese, grazie anche a controlli più fitti, le sanzioni elevate da gennaio a settembre 2014 sono state 28.610 su un totale di 41.877 nelle tre province romagnole (+10% sul 2013). In totale abbiamo recuperato 900mila euro...

Dopo avere affermato di avere tagliato sprechi ed inefficienze (ma uno studio del T Bridge riporta che il costo attuale di 3,78 euro/km potrebbe ridursi a 3,16 euro/km) il Presidente Prati entra, a mio avviso, in contraddizione con sè stesso, affermando che il TRC riduce le linee e quindi i costi, ma tali riduzioni siffatte non possono essere accettate.

...“Il Trc? E' un tema su cui bisognerà intavolare quanto prima una discussione seria e approfondita. C'è il rischio concreto che la nuova infrastruttura comporti la cancellazione di tante, troppe linee di autobus il che per noi sarebbe un grosso problema”. E' la preoccupazione espressa ieri dal presidente di Start Romagna Paolo Prati. “C'è una questione di sostenibilità economica dell'azienda – osserva – Perdere un numero eccessive di linee sulla tratta Rimini-Riccione - al momento è difficile fare quantificazioni - avrebbe un impatto molto negativo. Sarebbe uno stravolgimento dell'attuale assetto che per noi non è accettabile....

Prati dal mio punto di vista riconoscerebbe quindi che il TRC ha come effetto quello di ridurre la struttura dei costi sotto due punti di vista:

1.Il TRC è un'infrastruttura che, pur in presenza di costi di maggiore manutenzione, presenta costi operativi dimezzati (non essendoci traffico promiscuo sulla linea, è sufficiente un numero massimo di 9 filobus e 9 conducenti mentre attualmente in estate, nei momenti di picco, sulla linea ci sono almeno 25 automezzi e 25 conducenti (stima - ma sono convinto che sono di piu').


2.Il TRC diventa esso stesso un trunk (in questo caso per la presenza di una sola via di corsa sul tragitto un "trunkino") tra Rimini e Riccione, pertanto non sarebbero piu' necessarie le linee che attraversano Rimini e Riccione su tutto il percorso, e nelle varie fermate verrebbero attivati i vari autobus feeder:




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