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Ricadute economiche degli atti ostativi del Comune di Riccione
Per effetto delle interruzioni e ritardi nei lavori verificatesi, con
particolare intensità, dai mesi di giugno-luglio
2014 in
poi, l’impresa ha iscritto riserve per i danni causati comportanti calo di produttività
per interruzione dei cantieri.
A
settembre 2014 il comune di Riccione, a fronte delle nuove richieste di Agenzia
dell’emanazione delle
dovute ordinanze di regolazione del traffico necessarie per la ripresa dei
lavori, ha dapprima richiesto
ulteriore differimento al 1° ottobre (let t. prot. AM 5157 del 27/08/2014) e
poi, con deliberazione
di consiglio n° 40 del 28/08/2014 ha confermato che sarebbe stato consentito il cantieramento
a decorrere dalla prima settimana di ottobre.
Confidando
su tali atti formali Agenzia ha ritenuto quanto mai opportuno definire da
subito l’entità del danno
cagionato dalle precedenti interruzioni dei lavori onde non trascinare
oltremodo un insoluto contenzioso
con l’impresa esecutrice sussistendo, allo stato, la fondatezza delle
motivazioni delle pretese
e tutte le condizioni per quantificarne l’entità.
Ciò
avrebbe consentito di ripartire con le lavorazioni scevri di ogni gravame di
alea economica, con la definizione
del nuovo termine di ultimazione lavori (che necessariamente ha visto uno
slittamento in avanti)
e con una aggiornata ri-programmazione dei lavori. E’
stato pertanto redatto un atto transattivo nel quale sono stati definiti:
- l’importo
di 635.000 € per danni materiali da interruzione dei cantieri
- il
nuovo termine di ultimazione lavori al 03/08/2016 (rispetto a quello
contrattuale previgente del 04/08/2015)
con rinuncia dell’impresa ad ogni ulteriore pretesa risarcitoria in relazione
agli accadimenti
di cui sopra.
Ad
ulteriore conferma e garanzia, in data 19 novembre si è avuta anche la
sottoscrizione di un verbale
congiunto tra Agenzia e il Comando Polizia Municipale di Riccione di impegno al
rilascio delle richieste
ordinanze con cadenzamento coerente con la riveduta programmazione lavori.
Al
comune di Riccione si è data ripetuta comunicazione del necessario addebito dei
danni
sopradefiniti
in data 05/02/2015 e in data 14/04/2015.
Il
successivo svolgimento dei fatti non è però stato coerente con gli impegni
assunti in quanto già la prima
ordinanza n.589, pur rilasciata in data 01/12/2014 è stata successivamente
revocata con ordinanza
n. 606 in
data 10/12/2014 (con motivazioni che si riveleranno poi pretestuose e
infondate) impedendo
il concordato avvio delle lavorazioni.
Nonostante
gli impegni dichiarati in Comitato di Coordinamento del 15 dicembre 2014 dal
Sindaco di Riccione
le ordinanze non sono state rilasciate neppure nel prosieguo e addirittura nel
gennaio 2015 (come
già si è anticipato nel paragrafo che precede) e si sono verificati onerosi
rallentamenti ed impedimenti
ancor oggi persistenti e cagionevoli di ulteriori danni.
Danni
economici la cui richiesta è stata formalizzata dall’appaltatore con riserve
iscritte in contabilità lavori
per un importo attuale di circa 14.000 €/giorno non ancora quantificabili non
essendo cessate le situazioni
ostative e, dunque, non essendone cessata la causa. Ad oggi, possiamo stimare
un ammontare
di circa un milione di euro.
Oltre
a questi danni economici si deve poi mettere in conto un’inevitabile ulteriore
differimento del termine di ultimazione lavori che fa paventare la fondata probabilità
di superare il 31 dicembre 2017, data
in cui era stata prevista la messa in esercizio del sistema di trasporto. Il
che significherebbe mancata
produzione dei ricavi previsti, anch’essa al momento non definibile in quanto
ancora persistono
motivi di interdizione.
Anche
i danni di cui sopra - che saranno successivamente quantificati – dovranno
essere addebitati al comune di Riccione che ne è stato causa"...
Tratto dal bilancio 2014 di AM Rimini
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